Quando iniziano sanno come muoversi. Già nel ventre materno imparano a ‘nuotare’ nel liquido amniotico. Eppure quando arriva il momento di mettere i bambini in acqua ogni genitore sembra dimenticare che il nuoto è fatto di gesti a cui il bimbo è già abituato e si preoccupa, pensando che sia sempre troppo presto. E così, i benefici del nuoto non riescono a far passare in secondo piano i rischi che papà o mamma intravedono in questa attività.
Ma quando è il momento giusto per iniziare? “Non esiste un’età specifica per cominciare a nuotare. Sia pure sotto forma di gioco – spiega Giuseppe Mele, presidente della Società italiana di Pediatria – il bambino può entrare già nei primi mesi di vita in confidenza con l’acqua, perché è un elemento a cui è abituato. Comunque è sempre bene procedere per livelli e ricordare che, nella fascia pediatrica della prima infanzia, ad ogni età corrisponde una fase”. Un bambino comunque impara a tuffarsi, attraversare un tratto di vasca di 5-6 metri e uscire dall’acqua con i propri mezzi tra i due anni e mezzo e i cinque anni. Tutto dipende dalla predisposizione del piccolo.
IL NUOTO AD OGNI ETÀ
“Durante il primo anno di vita – continua Mele – è importante che il bimbo prenda confidenza con l’acqua”. In questo senso è fondamentale che non abbia paura e la presenza di almeno un genitore lo aiuterà ad avere un approccio tranquillo.
Nella fase 1-2 anni acquisisce la consapevolezza e percepisce il suo corpo che si muove nell’acqua e il bagno in piscina o nella vasca diventa divertimento. Inoltre, se il bambino lo accetta, l’istruttore può sostituire il genitore oppure, in alternativa, mamma o papà possono improvvisarsi insegnanti. Sono sempre utili strumenti di supporto, come tavolette da piscina e braccioli. “A 2-3 anni – continua l’esperto – iniziano i movimenti controllati: possono mettere la testa sott’acqua, battono le gambe, mentre la tavoletta resta un accessorio fondamentale”. La fase 3-4 anni è quella ideale per un corso in piscina, il genitore può lasciare il piccolo all’istruttore che gli insegnerà a muovere bene braccia e gambe, anche senza supporti che lo aiutino a galleggiare. Intorno ai 4-5 anni inizia la vera e propria coordinazione e a 6 anni il bambino migliora sensibilmente la sua tecnica di avanzamento in acqua.